Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
Migrano a sera i miei pensieri
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Un grido di rondini ha zittito l’aria gremita di più sommessi suoni e dopo il tiepido sole del mattino il tempo è presto mutato. Sul silenzio si levano le note ora d’un violoncello migrano a sera i miei pensieri verso l’oblio e la mitezza del tuo sguardo.
|
Dedalus
- 26/04/2020 22:55:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Lirica in cui si distinguono nella prima strofa un momento descrittivo, che colpisce lorecchio e lattenzione della poetessa "Un grido di rondini ha zittito l’aria" che da quellimprovviso instaurarsi del "silenzio" passa ad una sua nuova percezione, il suono nostalgico dun violoncello. Tutto questo la porta ad altri momenti di quiete serotina in cui i suoi pensieri si perdono "nelloblio e nella mitezza dello sguardo" duna persona a lei cara. In questo contesto non si può non fare una considerazione: nelle sue liriche la poetessa esprime sempre attimi e respiri del suo quotidiano e di tutto ciò che per lei è "ragion dessere".
|
|
|